Lo Studio Boller, in qualità di Delegato della Fondazione Lavoro, svolge attività a supporto di aziende e lavoratori, consiglia ed attiva ai propri clienti progetti formativi sia direttamente che in collaborazione con gli Uffici Provinciali del Lavoro.

Si tratta infatti, di una importante opportunità sia per i tirocinanti che per le imprese, permettendo reciprocamente di valutare l’interesse e le capacità per un futuro inserimento nel mondo lavorativo.

Attenzione che il tirocinio non rappresenta in nessun caso un rapporto di lavoro. Dal punto di vista soggettivo tutti i tirocini si configurano come rapporti trilaterali che coinvolgono un soggetto promotore, un soggetto ospitante e il tirocinante.

Sono previste due macro-aree, differenti per disciplina giuridica e modalità di svolgimento, in materia di tirocini: curricolari e extracurricolari. Nel caso di tirocini curriculari, il soggetto promotore sarà sempre un’istituzione scolastica, formativa o universitaria.

I tirocini extracurriculari, chiamati anche stage o traineeship, rappresentano un periodo di orientamento e formazione svolto all’interno del contesto lavorativo, volto all’inserimento od al reinserimento di persone nel mondo del lavoro.

È previsto un numero limitato di tirocini extraurriculari in azienda, un solo tirocinante in aziende che hanno fino a 5 lavoratori, due tirocinanti per aziende da 6 a 20 lavoratori e non oltre il 10% delle risorse presenti per le aziende con più di 20 lavoratori.

Le aziende che intendono ospitare un tirocinio extracurriculare devono aver effettuato la valutazione dei rischi e redatto il D.V.R., devono assicurare all’INAIL il tirocinante e, dal punto di vista economico devono riconoscere un rimborso, con un minimo previsto dalla Regione in cui viene attivato, esente da contributi.

Mensilmente va predisposto regolare cedolino paga, e a fine anno modello CU e modello 770.

Lo studio opera su tutto il territorio nazionale, con esclusione delle regioni Friuli Venezia Giulia, Valle D’Aosta e le provincie a statuto autonomo di Trento e Bolzano, in quanto non disciplinate da Fondazione Lavoro.