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L’apprendistato ha radici antichissime, dai tempi delle corporazioni e dei giovani “presi in bottega” ad apprendere l’arte dei maestri artigiani; esistono anche documenti che attestano l’esistenza di figure analoghe già ai tempi dell’antico Egitto.
Quello che tu stai iniziando è un importante percorso di crescita professionale e formativa, che ti permetterà di acquisire informazioni e conoscenze specifiche della realtà in cui opererai, atte a portarti alla qualificazione per la mansione, il livello ed il ruolo prestabiliti.
L’azienda metterà a tua disposizione tutto il suo bagaglio di know how che ti permetterà il corretto apprendimento, affiancandoti un tutor, chiamato anche referente aziendale, che dedicherà il Suo tempo in veste di facilitatore nell’apprendimento e per tutta la durata dell’apprendistato, aiutandoti nel comprendere correttamente le informazioni che ti verranno date.
Attenzione però, affiancarti un tutor non significa che ti starà accanto 8 ore su 8 tutti i giorni di lavoro, significa che ti seguirà nelle varie fasi lavorative e formative che via via svolgerai nel tempo
Questo richiede collaborazione reciproca, da parte dell’azienda che si impegna ad insegnarti quanto necessario e nel miglior modo possibile, e tu, che ti impegni a rispettare le istruzioni che Le verranno impartite.
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L’art.41 del Decreto Legislativo n. 81 del 2015, fornisce la definizione del contratto di apprendistato: “L'apprendistato è un contratto di lavoro a tempo indeterminato finalizzato alla formazione e alla occupazione dei giovani”.
Con tale contratto, svolgi il tuo lavoro collaborando alla realizzazione dei prodotti e/o servizi dell'impresa in cambio del pagamento dello stipendio per l’attività svolta e, contemporaneamente, il datore di lavoro ti impartisce, direttamente o attraverso soggetti in possesso di specifiche caratteristiche, la formazione necessaria al conseguimento di una qualifica professionale.
Si dice, infatti, che si tratta di un contratto di lavoro a causa mista: da un lato, ifatti, svolgi una vera e propria prestazione lavorativa ricevendo in cambio, oltre alla retribuzione, una formazione specifica.
Esistono diverse tipologie di apprendistato: a) apprendistato per la qualifica, il diploma e la specializzazione professionale b) apprendistato professionalizzante c) apprendistato di alta formazione e ricerca. Nel tuo caso stiamo parlando di apprendistato professionalizzante
L'apprendistato, a seconda della tipologia, è un contratto dedicato ai giovani di età compresa tra i 15 compiuti e i 29 anni e 364 giorni.
Il contratto di apprendistato può essere sia a tempo pieno che a part-time, valutando, però, che la durata delle ore lavorative sia sufficiente da permettere la realizzazione della qualifica professionale oggetto del contratto.
La durata complessiva del tuo contratto dipende dal CCNL di settore, ossia è necessario consultare gli articoli del contratto collettivo che indicano, in quel settore produttivo, quale è il limite di durata massima dell’apprendistato. La legge stabilisce solo che la durata minima deve essere di 6 mesi, non viene invece stabilita una durata massima dell’apprendistato.
Nel contratto di assunzione che ti è stato consegnato vengono riportati alcuni elementi essenziali come il luogo di svolgimento della prestazione lavorativa, l'orario di lavoro, il riferimento al piano formativo individuale, la qualifica che potrà essere acquisita al termine del rapporto di lavoro sulla base anche degli esiti formativi.
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L'APPRENDISTATO PROFESSIONALIZZANTE
La formazione è fondamentale nel tuo percorso lavorativo, nel contratto di assunzione ti è stato presentato un primo piano formativo sintetico, piano che però verrà sviluppato, modificato e definito correttamente nell'arco di tutta la durata della tua formazione.
Sarai chiamato a svolgere una formazione, detta "formazione trasversale" organizzata dalla regione e svolta da enti formativi esterni riconosciuti.
Le linee guida delle regioni hanno stabilito che la formazione per l'acquisizione delle competenze di base e trasversali deve, indicativamente, avere come oggetto una selezione tra le seguenti competenze: sicurezza sul lavoro, organizzazione e qualità aziendale, relazione e comunicazione in ambito lavorativo, diritti e doveri del lavoratore e dell'impresa, legislazione del lavoro, contrattazione collettiva, competenza digitale, competenze sociali e civiche, spirito di iniziativa e imprenditorialità, elementi di base della professione-mestiere.
La formazione trasverale dura 120 ore per gli apprendisti privi di titolo scolastico, o in possesso di licenza elementare e/o della sola licenza secondaria di secondo grado; dura 80 ora per gli apprendisti in possesso di diplima di scuola secondaria di 2ndo grado o di qualifica o di diploma di istruzione e formazione professionale; di 40 ore per gli apprendisti in possesso di laurea o titolo almeno equipollente.
Inoltre, all'interno del tuo rapporto di lavoro, vi saranno momenti formativi continui, che potranno esser contestuali al lavoro e detti "on the job", ma potranno essere anche svolti in aula o presso aziende esterne.
Preme sottolineare che la formazione non avviene solo con momenti di teoria ben specifici, ogni tuo gesto al lavoro è apprendimento, ogni indicazione che ti viene data è apprendimento, ogni affiancamento a persone più esperte è apprendimento...
Attenzione però, è importante che tu sappia che non puoi rifiutarti ad essere formato, o rifiutarti di andare agli eventi di formazione trasversale, si tratterebbe di insubordinazione; inoltre non serve metterti in malattia come a scuola, la formazione verrebbe semplicemente spostata in altra data.
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cosa fa il TUTOR o REFERENTE AZIENDALE ?
Il suo compito principale è di affiancarti per tutta la durata del piano formativo individuale, trasmettendoti le competenze necessarie e garantendo l'integrazione tra la formazione esterna e quella esterna. Non solo, il tutor verifica il tuo apprendimento e si confronta con te per valutare cosa e come migliorarti nell'apprendimento.
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Studio Boller - Centro Giuslavoristico Treviso - Consulenti del Lavoro