ALCOL E LAVORO NON VANNO MAI D'ACCORDO

NEWS - Lunedì 14 Maggio 2018

Bere un bicchiere di vino ogni tanto aiuta la socializzazione, diminuisce la tensione e lo stress rilassando e favorendo la dialettica a tavola; lo sanno bene i nostri nonni.

Ma l’abbinamento vino e lavoro è deleterio e non va mai d’accordo, il consumo di bevande alcoliche prima o durante il rapporto di lavoro costituisce un altissimo fattore di rischio aggiuntivo rispetto ai rischi che già esistono nei luoghi di lavoro.

L’assunzione di alcol infatti determina la riduzione dell’integrità psico-fisica del lavoratore, mettendo a rischio la sua incolumità e quella di terze persone presenti.

L’attuale normativa prevede anche una specifica sanzione, infatti in caso di violazione del divieto di assunzione di alcolici da parte del lavoratore o di violazione del divieto di somministrarli da parte del datore, vige una sanzione da un minimo di €526,45 fino ad un massimo di €2.582,28 (Art.15 Legge 125/2001).

Ma la vera ragione del divieto non è per l’esistenza di una multa, ma è il rischio intrinsecamente correlato all’alterazione che provoca l’alcol alle persone; e quando si parla di rischio si parla della corrispondente tutela della salute e sicurezza sui luoghi di lavoro, la Legge 81/2008 quindi.

Il datore di lavoro ha l’obbligo di adottare tutte le misure necessarie per garantire la sicurezza dei lavoratori ed è responsabile della corretta applicazione della normativa negli ambienti di lavoro.

Con la valutazione dei rischi aziendali si procede anche alla valutazione di quelli aggiuntivi legati alle abitudini del lavoratore compresa l’assunzione di alcol; la sorveglianza sanitaria poi, effettuata dal Medico competente, o finalizzata anche alla verifica di assenza di condizione di alcoldipendenza o di assunzione di sostanze stupefacenti o psicotrope.

In considerazione che lo stesso datore di lavoro è chiamato a rispondere dell’assenza di gestione e controllo nei confronti dei propri lavoratori, prima di tutto va eliminato da qualsiasi menu nelle mense aziendali, o nei frigoriferi, o nei distributori all’interno dell’azienda, qualsiasi sostanza alcolica.

È sempre consigliato inoltre prevedere, nel regolamento aziendale, specifiche disposizioni in merito al comportamento da tenere, e le conseguenti sanzioni disciplinari, in caso di lavoratori scoperti a bere durante l’orario di lavoro o che si presentino al lavoro in stato di evidente alterazione.

Il datore di lavoro ovviamente non può obbligare i lavoratori a fare il test per misurare il grado alcolico prima di farli entrare in azienda o prima di farli salire sui mezzi aziendali, ma può e deve immediatamente allontanare il lavoratore che risulti essere in evidente stato alterato, con forte odore alcolico, riflessi rallentati e insicurezza dei movimenti, sguardo catatonico, difficoltà nell’esprimersi,

La sicurezza e l’incolumità dei lavoratori prima di tutto e prima del lavoro, l’azienda quindi provvederà anche a formare ed informare periodicamente i propri dipendenti sulle corrette abitudini da tenere e sui comportamenti errati da non tenere,

L’argomento è stato qui trattato volutamente in modo sintetico e semplificato, ad uso esclusivo dei clienti dello studio. Si rimane a disposizione per ogni eventuale ulteriore approfondimento.


Aggiornamento e formazione continua per valorizzare la conoscenza

STUDIO BOLLER - CONSULENTI DEL LAVORO

Torna alle HOME