ARRIVA IL FREDDO, QUALE TEMPERATURA IN AZIENDA?

NEWS - Lunedì 19 Novembre 2018

A novembre inoltrato arriva finalmente il freddo, tanto amato da chi non vede l’ora di andare sulle vette a sciare, quanto odiato da chi preferisce le spiagge e gli ombrelloni.

Ed i dipendenti non sono diversi dagli sciatori e dai bagnanti, qualcuno lavora bene con l’aria fresca e piccantina in ufficio, altri invece preferiscono il termosifone al massimo e magari una copertina sulle gambe.

Ma esiste un clima ideale o quanto meno una temperatura obbligatoria che deve essere mantenuta all’interno dei luoghi di lavoro?

No, non esiste una normativa italiana specifica, anche se a bel guardare il Testo unico sulla sicurezza D.Lgs.81/2008 fa riferimento al microclima dei luoghi di lavoro.

MICROCLIMA, si tratta di un termine molto ampio che però ricomprende in sé anche i concetti di Stress termico, cioè di quelle problematiche legate al disagio causato da temperature non corrette.

Ricordiamoci che il datore di lavoro deve tutelare il benessere psico-fisico dei lavoratori ed in tale ottica le condizioni microclimatiche, compreso il confort termico, aiutano le performance lavorative.

SI deve cioè garantire una temperatura adeguata dei locali, in base alla tipologia di attività svolta ed in base al consumo energetico dei lavoratori.

Però se in azienda c’è il vecchio Gianni capo reparto, chiamato l’orso buono per la sua mole imponente, che adora la finestra aperta anche quando nevica e c’è anche Giulia, avvenente signora che lavorerebbe con la boule dell’acqua calda sulla pancia anche in estate, come può il datore di lavoro garantire un ambiente ideale?

Ehhh vita difficile per il povero datore di lavoro, che può solo utilizzare il buon senso, cercando di accontentare un pò tutti: è infatti un suo obbligo quello di porre in essere misure di prevenzione e protezione adeguate per garantire il regolare svolgimento della prestazione dei suoi dipendenti.

Anche i lavoratori però devono venire incontro al datore di lavoro, accettando una temperatura non eccessivamente fredda, per evitare l’ipotermia di Giulia, e nel contempo non troppo calda (diciamo non sopra i 21-23 gradi per un ufficio) per evitare di vedere Gianni girare a petto nudo che, vista l’età ed i suoi 120 kg, non sarebbe proprio un bel vedere.

Un piccolo sforzo da parte di Gianni che si rinfrescherà grazie al sorriso ammaliante di Giulia ed un altrettanto piccolo sforzo da parte di Giulia, che magari si scalderà anche guardando il bel vaso di fiori che gli ha regalato il suo datore per farLe accettare la situazione.

L’argomento è stato qui trattato volutamente in modo sintetico e semplificato ad uso esclusivo dei clienti dello studio, di conseguenza, non costituisce un parere giuridico né può in alcun modo considerarsi come sostitutivo di una consulenza specifica. Si rimane a disposizione per ogni eventuale ulteriore approfondimento.


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