Arrivano le ferie estive, come comportarci

NEWS - Giovedì 01 Agosto 2024

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“Quando vai in vacanza, per prenotare una pensione, non devi rivolgerti all’INPS”. (Eros Drusiani)

Innanzitutto, un pensiero va a tutte quelle aziende, datori e dipendenti che lavoreranno quest’estate per garantire a tutti noi di passare ferie serene.

Con l’avvicinarsi del periodo delle ferie estive, è utile fare un riepilogo generale dei principali aspetti per la gestione delle stesse, sottolineando che chi va in ferie non deve mai abbandonare i propri animali domestici.

Partiamo dal ricordare che le ferie sono per il lavoratore un diritto irrinunciabile in quanto permettono di reintegrare le energie psicofisiche spese durante la prestazione lavorativa, e contemporaneamente aiutano a sviluppare relazioni sociali e culturali.

Ogni lavoratore ha diritto ad un periodo di ferie non inferiore a quattro settimane all’anno. Il periodo minimo di 4 settimane deve essere fruito per almeno 2 settimane nel corso dell’anno di maturazione e le restanti 2 settimane, comunque, entro 18 mesi successivi.

Le 2 settimane minime da fruire nell’anno devono essere obbligatoriamente consecutive, comunque solamente se lo richiede il lavoratore.

Spetta al datore definire i modi e tempi di godimento delle ferie, tenuto comunque conto delle esigenze della produzione e del singolo lavoratore. Il datore può anche modificare il periodo di godimento delle ferie già comunicato, in tal caso però ha l’onere di comunicare la modifica con congruo preavviso.

Attenzione che, quando il lavoratore è in ferie, NON ha alcun obbligo di rispondere a telefonate, o sms, o e-mail, salvo che il CCNL o il regolamento aziendale prevedano una diversa disciplina.

E se il lavoratore non ha maturato una sufficiente quantità di ferie?

Consigliamo di disciplinare in modo chiaro le varie opzioni, magari prevedendole nel regolamento aziendale, questo eviterà incomprensioni e problemi; non è comunque vietato andare in negativo di ferie, per poi recuperarle nei mesi successivi.

Classico caso, la malattia che puntuale arriva quando si è in ferie, oltre a rovinare il riposo, interrompe le ferie stesse ed il lavoratore deve comunicarlo immediatamente alla azienda inviando entro due giorni il certificato medico o il numero di protocollo.

Se la malattia insorge durante le ferie all’estero, il certificato dovrà essere tradotto in lingua italiana e asseverato da parte delle competenti autorità consolari.

Anche in caso di malattia del bambino fino agli 8 anni di età vi è interruzione delle ferie, purché la malattia venga certificata da un medico specialista e tempestivamente comunicata all’azienda.

L’azienda può richiamare il lavoratore dalle ferie per urgenti necessità di servizio; in tal caso le spese sostenute dal lavoratore a causa dell’interruzione delle ferie devono essere rimborsate dall’azienda.

Se il lavoratore non rientra al termine prestabilito delle ferie, può essere passibile di provvedimenti disciplinari, finanche il licenziamento, oltre la trattenuta dalla retribuzione per l’assenza ingiustificata.

L’argomento è stato qui trattato volutamente in modo sintetico e semplificato ad uso esclusivo dei clienti dello studio, di conseguenza, non costituisce un parere giuridico né può in alcun modo considerarsi come sostitutivo di una consulenza specifica.


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