“Le madri sono gli unici lavoratori che non hanno mai vacanze”. (Anne Morrow Lindbergh)
Il 31 gennaio è uscita la circolare esplicativa dell’Inps che di fatto rende operativo l’esonero dal versamento dei contributi a carico delle lavoratrici mamme con due o più figli, comprese le lavoratrici part-time.
Ne hanno diritto tutte le mamme con due figli, fino al compimento del decimo anno di età del figlio più piccolo (agevolazione transitoria per il solo anno 2024).
Ne hanno altresì diritto le mamme con tre o più figli, fino al compimento del diciottesimo anno di età del figlio più piccolo (agevolazione valida fino al 31 dicembre 2023).
In entrambi i casi il limite massimo dell’esonero è pari a 3.000 euro annui, da riparametrare su base mensile (sgravio massimo mensile €250) o, in caso di assunzione/cessazione nel mese, su base giornaliera pari ad 8,06€.
Inoltre, per aver diritto si deve tenere conto della sola data di nascita dell’ultimo figlio, o dall’adozione o dall’affidamento, a prescindere dai successivi fatti (uscita dal nucleo familiare, premorienza, o affidamento dal padre).
Non vengono invece previsti limiti di reddito, pertanto l’esonero spetta a prescindere dalla retribuzione imponibile della lavoratrice.
Attenzione però, l’esonero NON è automatico.
Ogni lavoratrice madre avente i requisiti richiesti, deve presentare apposita AUTOCERTIFICAZIONE al datore di lavoro, in mancanza della quale non potrà essere applicato lo sgravio; la certificazione ha comunque valore retroattivo.
L’azienda dovrà conservare l’autocertificazione per cinque anni.
Sinceramente, la norma sembra essere abbastanza monca, per non dire immotivatamente disparitaria, in quanto esclude dall’agevolazione contributiva le collaboratrici familiari e tutte le lavoratrici con contratto di lavoro a tempo determinato.
Attenzione infine, viste le tempistiche con cui è stata emanata la circolare Inps e i relativi codici da utilizzare, ben difficilmente potrà essere applicata già dal mese di gennaio, in quanto non vi è sufficiente tempo per le software house di adeguare i programmi.
Verosimilmente, l’esonero sarà applicato dai cedolini paga del mese di febbraio, con ricalcolo delle eventuali differenze per il mese di gennaio.
L’argomento è stato qui trattato volutamente in modo sintetico e semplificato ad uso esclusivo dei clienti dello studio, di conseguenza, non costituisce un parere giuridico né può in alcun modo considerarsi come sostitutivo di una consulenza specifica.