Sempre più tutele per le mamme

NEWS - Lunedì 22 Gennaio 2024

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“Ci sono due cose durature che possiamo lasciare in eredità ai figli: le radici e le ali.” (William Hodding Carter II)

Parliamo ancora della legge di bilancio 2024, approvata a fine dicembre. Questa volta l’argomento vuole essere una panoramica dei nuovi incentivi messi in campo a tutela della genitorialità e della figura materna.

Viene infatti previsto che per il periodo 2024 – 2026 spetti un azzeramento totale dei contributi Inps per la quota a carico di mamme lavoratrici.

Se si è madri di tre o più figli, l’agevolazione spetta fino al compimento dei 18 anni da parte del figlio più giovane, mentre se si hanno due figli l’agevolazione spetta fino al compimento di 10 anni del figlio più giovane.

L’agevolazione spetta fino ad un massimo di 3.000€ annui.

Dobbiamo però considerare che già esiste una decontribuzione della quota a carico di tutti lavoratori, pari al 6% per chi ha un reddito non eccedente i 2.692€ (senza effetti sul rateo di tredicesima), elevato al 7% per chi ha un reddito mensile inferiore a 1.923€.

Quello che cambia è che il nuovo sgravio previsto, non ha limiti di reddito.

Chi già usufruiva della decontribuzione del 6% o del 7%, avrà un ulteriore decontribuzione fino all’azzeramento totale, ma lo stesso effetto di azzeramento ci sarà anche per le mamme con un reddito mensile superiore a 2.692€, che prima non ne usufruivano.

Inoltre, per i genitori che al 31 dicembre 2023 hanno almeno un figlio di età non superiore ai sei anni e che hanno possibilità di usufruire ancora alternativamente di permessi parentali, l’Inps indennizzerà due mesi con aliquota maggiorata dell’80% per l’anno 2024.

Aliquota che per il secondo mese passerà al 60% a decorrere dal 2025.

Ricordiamo che l’ex maternità facoltativa fino all’anno scorso veniva indennizzata dall’Inps al 30%, tranne un mese che scontava l’aliquota maggiorata dell’80%, usufruibile alternativamente da uno dei due genitori.

Per quest’anno l’aliquota maggiorata all’80% coprirà 2 dei mesi di congedo parentale, mentre dal prossimo anno avremo un mese all’80%, un mese al 60% e i rimanenti mesi al 30%..

Ovviamente al momento mancano le circolari attuative Inps, con i codici specifici da utilizzare negli emens, pertanto si dovrà attendere prima di applicare la nuova misura.

Infine, viene previsto un aumento del bonus asilo nido dal secondo figlio, infatti i nuclei familiari che hanno un ISEE fino a 40.000€ annui, possono accedere al bonus asilo incrementato fino a 3.600€ di contributo annuo, a favore dei nuovi nascituri (o adozioni) dal 01 gennaio 2024.

Per poterne usufruire dell’incremento, il nucleo familiare deve avere già un figlio di età non superiore a dieci anni.

L’argomento è stato qui trattato volutamente in modo sintetico e semplificato ad uso esclusivo dei clienti dello studio, di conseguenza, non costituisce un parere giuridico né può in alcun modo considerarsi come sostitutivo di una consulenza specifica.


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