C’è la sicurezza sul lavoro, tutti sappiamo quanto sia fondamentale che il luogo della prestazione lavorativa sia messo in sicurezza, che i pericoli e le potenziali fonti di rischio siano analizzate ed eliminate,
Ci sono le regole, che devono essere chiare e rispettate da parte di tutti, le regole servono per condividere gli spazi da parte di una pluralità di persone, rendendo l’ambiente di lavoro unisono; l’anarchia operativa non permetterà mai di costruire una casa, tutti devono lavorare verso l’obiettivo comune.
C’è l’ergonomicità, l’ambiente di lavoro infatti deve essere il più funzionale possibile, gli spazi vanno valutati bene, valutati i tempi di movimento, siamo infatti ben consapevoli che una stampante posta a venti metri dalla scrivania non sia il massimo della razionalità.
C’è l’aspetto esteriore, lavorare in un ambiente pulito ed ordinato, con colori adeguati, esteticamente piacevole, con spazi curati e confortevoli, aiuta la mente a sentirsi meglio e quindi a lavorare meglio. Alzi la mano che vorrebbe passare 8 ore, un terzo della propria vita, in un luogo di lavoro tetro, triste, sporco e disordinato.
Ma ci sono fattori se possibile ancora più importanti, l’ambiente di lavoro ha delle componenti immateriali che risultano essere fondamentali, un clima lavorativo sereno e stimolante è necessario per avere collaboratori motivati.
L’ambiente di lavoro armonico, composto da persone positive e sorridenti, coinvolte e coinvolgenti, rende ogni lavoratore più produttivo e migliora le performances complessive.
Probabilmente i fattori immateriali, quelli più facili da comprendere, sono anche i più difficili da realizzarsi, perché creare gli stimoli giusti, far partecipare attivamente coinvolgendo tutte le persone presenti, rendere il clima sereno anche nei momenti di maggiore stress e pressione, richiedono doti da leader, non da capo, non da imprenditore, ma da leader.
Ma non dobbiamo demordere, perché per edificare un ambiente di lavoro stimolante e sereno bisogna mettere ogni giorno dei mattoni, va infatti costruito pezzo per pezzo, non trascurando i caratteri, le personalità, le necessità di ognuno, perché non è vero che quando si entra al lavoro si lasciano fuori i pensieri della vita.
Avete mai detto “bravo” ad un proprio collaboratore? Avete mai fatto i complimenti ad una squadra per il lavoro svolto ed i risultati ottenuti, lo avete mai consolato davanti ad un errore stimolandolo a fare meglio la volta dopo? Ecco, iniziamo da qui, iniziamo dai rapporti umani, perché un ambiente di lavoro è fatto prima di tutto da persone e sono le persone che fanno di una azienda l’azienda vincente.
L’argomento è stato qui trattato volutamente in modo sintetico e semplificato ad uso esclusivo dei clienti dello studio.