IL LAVORATORE DISABILE E GLI OBBLIGHI AZIENDALI

NEWS - Lunedì 01 Ottobre 2018

Il lavoratore disabile, o diversamente abile, entra in azienda per le sue capacità, come qualsiasi altro lavoratore; ma può essere assunto anche in quanto obbligo di legge per il datore di lavoro.

Non è un argomento semplice da affrontare, istintivamente infatti le aziende vedono quest’obbligo come un inutile ulteriore costo, mentre l’intento della norma è quello di coniugare la libertà imprenditoriale con la protezione sociale, permettendo al singolo di avere benefici sostanziali sullo sviluppo della personalità e, collettivamente, di soddisfare il dovere di solidarietà nello spirito dell’art.2 della Costituzione.

Dal 01 gennaio 2018 le aziende con un numero di dipendenti in forza tra 15 e 35, devono avere alle proprie dipendenze un lavoratore disabile, indipendentemente dalla necessità di fare una nuova assunzione.

Le aziende da 36 a 50 dipendenti devono assumere almeno due lavoratori disabili e le aziende con più oltre 50 lavoratori, hanno l’obbligo di assumere almeno il 7% di lavoratori con disabilità.

Nel conteggio dei dipendenti, per sapere se si rientra o meno nell’obbligo, non si computano i lavoratori disabili, i contratti a termine di durata fino a sei mesi, i dirigenti, i soci di cooperative di lavoro, i dirigenti, i contratti di somministrazione, i lavoratori a domicilio, i soggetti impegnati in lavori socialmente utili, i lavoratori in sostituzione e gli apprendisti.

I lavoratori part time, si contano in percentuale, pertanto due part time del 50% si conteggiano come un dipendente.

Attenzione che le sanzioni per inadempimento all’assunzione sono decisamente alte, si tratta infatti di un importo pari a 153,20€ per ogni giorno lavorativo di ritardo rispetto a quando è scattato l’obbligo.

L’assunzione, per quanto obbligatoria, potrebbe portare in dote anche degli incentivi contributivi, in base però alle risorse che l’Inps destina in tal senso e se la disabilità del lavoratore risulta essere superiore almeno al 67% della sua capacità lavorativa, o 45% se la disabilità è di tipo psichico-intellettivo.

Gli obblighi si sa, sono molto indigesti, ma con impegno e credendoci, l’obbligo di assumere un lavoratore disabile potrebbe essere trasformato in una opportunità, in quanto si tratta comunque di una risorsa lavorativa e come tale se istruita bene, potrà apportare anche le sue capacità, seppur ridotte, per il bene dell’azienda.

L’argomento è stato qui trattato volutamente in modo sintetico e semplificato ad uso esclusivo dei clienti dello studio, di conseguenza, non costituisce un parere giuridico né può in alcun modo considerarsi come sostitutivo di una consulenza specifica. Si rimane a disposizione per ogni eventuale ulteriore approfondimento.


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