Forse è una rivoluzione, forse no, comunque sia, a partire dal 15 novembre sarà attiva l’anagrafe nazionale della popolazione residente (Acronimo ANPR) del Ministero dell’interno.
Di cosa si tratta?
In pratica finalmente è stato previsto un sistema unico digitale che permette ad ogni cittadino di scaricare tutta una serie di certificati, per la precisione 14, che fino ad oggi, per riceverli, era necessario andare fisicamente presso il proprio comune e far la fila.
Quali sono i certificati scaricabili on-line?
Certificato Anagrafico di nascita - Anagrafico di matrimonio - di Cittadinanza - di Esistenza in vita, di Residenza - di Residenza AIRE - di Stato civile - di Stato di famiglia - di Stato di famiglia e di stato civile - di Residenza in convivenza - di Stato di famiglia AIRE - di Stato di famiglia con rapporti di parentela - di Stato Libero - Anagrafico di Unione Civile di Contratto di Convivenza.
A seguire, verranno previste ulteriori possibilità.
Si tratta di un servizio gratuito, per i certificati digitali, infatti, non è previsto il pagamento del bollo e pertanto possono essere scaricati senza subire spese inutili, è anche possibile richiedere il rilascio in forma unica di più certificati ed eventualmente anche in multilingua.
L’accesso al portale avviene tramite indirizzo https://www.anpr.interno.it/
Ma dove sta la fregatura? Probabilmente non ci sono fregature, salvo i rischi telematici che tutti ben conosciamo, diciamo però che il punto più fragile è, come sempre, l’utilizzo della propria identità digitale.
Al nuovo servizio si può accedere unicamente tramite lo SPID Sistema pubblico di Identità Digitale, oppure tramite Carta d'Identità Elettronica CIE, o anche con la Carta Nazionale dei servizi CNS.
Si tratta di tecnologie che probabilmente i più anziani hanno problemi ad utilizzare, ma anche chi, come me, non riesce più a tenere in memoria password che cambiano continuamente.
Comunque, ad oggi l’Anagrafe nazionale ANPR compatta 7.794 comuni d’Italia e quasi il 98% della popolazione, quindi si ha una copertura quasi totale del servizio.
L’argomento è stato qui trattato volutamente in modo sintetico e semplificato ad uso esclusivo dei clienti dello studio, di conseguenza, non costituisce un parere giuridico né può in alcun modo considerarsi come sostitutivo di una consulenza specifica.