QUARANTENA COVID-19 DEI DIPENDENTI: FINITI I SOLDI INPS

NEWS - Mercoledì 25 Agosto 2021

L’INPS, con messaggio del 6 Agosto 2021, ha reso noto che per l’anno 2021 non dispone più delle risorse finanziarie necessarie ai fini dell’indennità di malattia a suo carico, riconosciuta per gli eventi di quarantena con isolamento fiduciario.

Attualmente vengono fatte salve, e quindi liquidate, le sole ipotesi di assenza dal lavoro:

a) Per gli eventi certificati di malattia Covid-19, per i quali l’indennità è sempre riconosciuta;

b) Da parte dei lavoratori “fragili” ove non sia possibile lo svolgimento dell’attività lavorativa in smart working; la copertura previdenziale è confermata per le assenze intervenute fino al 30 giugno 2021.

La previsione ha valenza retroattiva, quindi da Gennaio 2021, però al momento non è stata data alcuna indicazione in merito a come procedere con il recupero delle quote eventualmente già erogate nel corso dell’anno per eventi di quarantena.

Pertanto, ad oggi le aziende NON devono fare alcunché, infatti siamo ancora in attesa da parte dell’Inps di sapere quali siano gli eventi, riconducibili ad assenza per quarantena, che andranno recuperati.

Facciamo anche presente che in linea generale le aziende, in base alle normative sulla privacy dei dati, sono a conoscenza (o dovrebbero essere a conoscenza) solo della prognosi e non anche della diagnosi, informazione necessaria per procedere.

Una volta definiti per quali dipendenti gli eventi di Quarantena non verranno retribuiti e quindi si dovrà procedere al recupero di quanto già liquidato in busta paga, valuteremo caso per caso l’opportunità di sostituire il periodo non indennizzato con ferie/permessi o assenza non retribuita.

Vi è comunque anche la possibilità che il governo rifinanzi l’Inps per la copertura dell’indennità di quarantena per l’anno 2021, in tal caso quanto sopra decadrebbe.

L’argomento è stato qui trattato volutamente in modo sintetico e semplificato ad uso esclusivo dei clienti dello studio, di conseguenza, non costituisce un parere giuridico né può in alcun modo considerarsi come sostitutivo di una consulenza specifica.


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