In vista delle ferie, facciamo il punto

NEWS - Lunedì 03 Luglio 2023

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“Una vacanza è finita quando inizi a sentire il desiderio di lavorare” (Morris Fishbein)

Anche quest’anno arriva puntuale l’estate, e con essa molti lavoratori potranno godere del meritato riposo; vale quindi la pena fare un rapido riassunto in merito alle principali disposizioni normative vigenti.

Innanzitutto, le ferie sono un DIRITTO IRRINUNCIABILE; questo significa che i lavoratori non possono rinunciarvi nemmeno volontariamente, perché le ferie servono per reintegrare le energie psicofisiche e sviluppare le relazioni sociali e culturali.

Chi decide la pianificazione delle ferie? Spetta sempre al datore di lavoro definire i tempi ed i modi di godimento, tenuto comunque conto delle esigenze della produzione e dei lavoratori.

Il datore può anche, in base ad una riconsiderazione delle esigenze, modificare il periodo di godimento delle ferie già comunicato, dando comunque un congruo preavviso.

Di quante ferie può godere il lavoratore? Egli ha diritto, se ha maturato almeno 12 mesi di anzianità, ad almeno quattro settimane all’anno, di cui almeno 2 dà usufruire nel corso dell’anno di maturazione e le restanti 2 settimane, comunque, entro 18 mesi successivi.

Su richiesta espressa del lavoratore, le 2 settimane minime da fruire nell’anno devono essere obbligatoriamente consecutive.

Attenzione che la malattia interrompe le ferie, il lavoratore dovrà procedere a comunicarlo immediatamente alla azienda ed inviare entro due giorni il numero di protocollo Inps.

Anche in caso di malattia del bambino fino agli 8 anni di età vi è interruzione delle ferie, purché la malattia venga certificata da un medico specialista e tempestivamente comunicata.

Se la malattia insorge durante le ferie all’estero, il certificato dovrà necessariamente essere legalizzato da parte delle competenti autorità consolari.

L’azienda può anche, per urgenti necessità, richiamare il lavoratore già posto in ferie, ma in tal caso, le spese sostenute dal lavoratore, dovranno essere rimborsate dall’azienda.

E se il lavoratore non rientra dalle ferie? Si dovrà aprire un procedimento disciplinare nei suoi confronti che, nei casi più gravi, può anche sfociare nel licenziamento.

PS. Durante le ferie il dipendente è legittimato a NON rispondere alle telefonate del datore (salvo che il CCNL o il regolamento aziendale disciplinino diversamente).

L’argomento è stato qui trattato volutamente in modo sintetico e semplificato ad uso esclusivo dei clienti dello studio, di conseguenza, non costituisce un parere giuridico né può in alcun modo considerarsi come sostitutivo di una consulenza specifica.


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