Oggi parliamo di buoni pasto

NEWS - Lunedì 13 Marzo 2023

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“La vita è come uno specchio: ti sorride se la guardi sorridendo." (Jim Morrison)

Argomento sempre molto attuale, perché un’azienda dovrebbe voler erogare ai propri lavoratori dei buoni pasto e quali vantaggi ne ricaverebbe?

Andiamo per ordine, per prima cosa dobbiamo identificare cosa si intende per buoni pasto; si tratta di documenti, cartacei od elettronici, che permettono di ottenere la somministrazione di alimenti o bevande e/o l’acquisto di prodotti alimentari pronti al consumo, presso esercizi convenzionati.

Hanno inoltre delle caratteristiche fondamentali, cioè i buoni pasto non possono essere né cedibili, né commercializzabili, né cumulabili oltre ad 8 buoni per singola transazione, né convertibili in denaro.

Le aziende, salvo non siano espressamente vincolate per previsione del contratto collettivo applicato o per accordi aziendali, hanno la libera facoltà di erogarli alla generalità dei lavoratori o per categorie omogenee, non però al singolo lavoratore.

Sono facilmente reperibili, infatti molteplici aziende che operano sul mercato ne permettono l’acquisto anche direttamente on-line ed ai lavoratori arriva (se di tipo elettronico) una carta ricaricabile stile bancomat, oppure attivare anche una pratica app direttamente sul cellulare.

Il buono pasto, per importi fino a 4€ al giorno se cartaceo, o 8€ se elettronico, è per il lavoratore esente da tasse e contributi in quanto non partecipa alla formazione del reddito di lavoro, contemporaneamente per l’azienda l’importo è interamente deducibile per competenza, è escluso da imposte dirette e l’iva è detraibile.

Pertanto, i buoni pasto risultano essere una forma semplificata di welfare aziendale, tramite infatti la consegna di un bene spendibile dai propri lavoratori, si ottiene una maggior fidelizzazione ed una maggiore soddisfazione nei confronti del proprio datore di lavoro.

Viene facile affermare che i buoni pasto sono, al momento, un’ottima soluzione per soddisfare le esigenze dei lavoratori, contemporaneamente permettendo un rientro positivo per l’azienda, anche di immagine.

Ed i lavoratori in part-time? Anche loro possono usufruire dei buoni pasto, anche qualora l’orario ridotto non preveda una pausa per il pasto; ahhh quasi ci dimenticavamo, anche i lavoratori in smart working, i cococo ed anche gli amministratori dell’azienda possono usufruirne.

IMPORTANTE, non serve essere una grande azienda per erogarli, infatti qualsiasi azienda, anche la ditta individuale con pochi dipendenti, può usufruirne, e anche le ditte individuali partite iva senza dipendenti ed i professionisti, per sé stessi.

L’argomento è stato qui trattato volutamente in modo sintetico e semplificato ad uso esclusivo dei clienti dello studio, di conseguenza, non costituisce un parere giuridico né può in alcun modo considerarsi come sostitutivo di una consulenza specifica.


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