Solo coloro che sono abbastanza folli da pensare di poter cambiare il mondo, lo cambiano davvero (Steve Jobs)
Giovedì sera, con una modifica dell’ultimo minuto alla prima versione del decreto di inizio anno, è stato riproposto il “buono carburante” ai dipendenti per contrastare l’aumento dei prezzi.
In pratica, un po’ come era avvenuto con il Governo Draghi, anche per il 2023 è stato previsto un bonus carburante che le aziende possono erogare ai propri dipendenti, fino ad 200€ esente da tasse e contributi.
Si tratta di una possibilità che si aggiunge alla disciplina dei fringe benefit che, ricordiamo, per essere esente devono rimanere sotto la soglia dei 258,23€ (l’anno scorso in via eccezionale era stata elevata a 600€ e poi a 3.000€).
In pratica le aziende, autonomamente e facoltativamente, possono erogare beni in opere o servizi, tramite voucher o tramite acquisto diretto, fino al raggiungimento di 258,23€ a dipendente e, in aggiunta possono erogare un ulteriore buono carburante fino ad 200€ per un totale complessivo di 458€ esenti.
Nel nuovo bonus sono ricompresi tutti i tipi di carburanti (benzina, gasolio, metano…) e anche le ricariche elettriche.
Per le aziende i fringe benefit ed il buono carburante, se rimangono sotto le soglie indicate, risultano deducibili contabilmente al 100%.
Come si acquistano? II metodo più semplice è quello di acquistare i buoni carburante sotto forma di carte prepagate elettroniche direttamente online, o tramite portali specializzati o sui siti delle singole aziende produttrici (ad esempio Esso o Tamoil…).
Una caratteristica peculiare, che è bene sottolineare sempre, è che i fringe benefit e i buoni carburante sono erogabili ad personam, quindi, possono essere consegnati solo ad alcuni dipendenti, in misura anche differenziata, senza necessariamente fare accordi sindacali o senza valutare gruppi omogenei di lavoratori.
Se invece si ritiene concedere cifre superiori, è bene procedere con la predisposizione di un regolamento di welfare aziendale, questo permetterà di mantenere la totale deducibilità e l’esenzione fiscale/contributiva, anche per beni o servizi di valore superiore.
L’argomento è stato qui trattato volutamente in modo sintetico e semplificato ad uso esclusivo dei clienti dello studio, di conseguenza, non costituisce un parere giuridico né può in alcun modo considerarsi come sostitutivo di una consulenza specifica.