Trasferte estere, maneggiare con cura

NEWS - Lunedì 18 Settembre 2023

pic

“La vita è un viaggio e chi viaggia vive due volte.” (Omar Khayyam)

Devi inviare un lavoratore per un breve periodo fuori dall’Italia?

Che si tratti di semplice trasferta o di un più strutturato distacco, devi comunque sapere che esistono norme ben precise da seguire, sia che il momentaneo luogo di lavoro sia all’interno dei confini UE, sia che si tratti di un viaggio extra UE.

Il primo fondamentale adempimento è connesso alla gestione delle coperture previdenziali; per poter garantire al lavoratore la copertura da parte dell’INPS, si deve necessariamente richiedere prima della partenza il modello PD A1.

Tale documento attesta che il lavoratore distaccato/ in trasferta è iscritto al regime previdenziale italiano e non è quindi tenuto a versare ulteriori contributi nel paese dove si recherà per lavoro.

Non è però sufficiente richiedere il modello PD A1, a seconda dello Stato in cui si recherà il lavoratore, dovranno essere sempre soddisfatti i requisiti specificatamente richiesti da quello stato.

Occorre garantire le stesse condizioni di lavoro vigenti nello stato ospitante:

- i periodi minimi di riposo giornaliero/settimanale

- il rispetto dell’orario massimo giornaliero/settimanale;

- la retribuzione deve essere almeno pari a quella minima richiesta;

- la normativa sulla salute e sicurezza sul lavoro;

Si dovrà anche fare attenzione alla specifica attività che svolgerà il lavoratore all’estero, ogni stato infatti prevede procedure e documentazioni diverse a seconda dell’attività svolta.

Talvolta viene richiesta la designazione di una persona di collegamento nello stato estero che conservi i documenti tradotti nella lingua locale, in caso di visita ispettiva.

Alcuni Stati prevedono obbligatoriamente l’iscrizione del lavoratore su di un portale web, al fine di verificare in tempo reale la situazione del distacco; se è fuori UE, inoltre, viene anche richiesto un visto da parte dell’ambasciata.

Per distacchi/trasferte di breve periodo, sotto gli otto giorni, non vi è l’obbligo di garantire la durata minima delle ferie e la retribuzione minima, salvo che il singolo stato disciplini diversamente.

Attenzione, se per caso intendete portare nella vostra vacanza all’estero la badante o la babysitter, ricordatevi che anche in questo caso dovete richiedere il modulo A1.

L’argomento è stato qui trattato volutamente in modo sintetico e semplificato ad uso esclusivo dei clienti dello studio, di conseguenza, non costituisce un parere giuridico né può in alcun modo considerarsi come sostitutivo di una consulenza specifica.


Aggiornamento e formazione continua per valorizzare la conoscenza

STUDIO BOLLER - CONSULENTI DEL LAVORO

STUDIO ECO-SOSTENIBILE