“Tutte le ispezioni condotte allo scopo di individuare difetti sono uno spreco e una perdita di tempo. Le ispezioni vanno fatte per prevenire i difetti” (TAIICHI OHNO)
Come comportarsi quando alla porta dell’azienda si presentano gli ispettori del lavoro, o dell’Inps o dell’Inail, ASL...
Gli ispettori vigilano sulla corretta osservanza delle norme in materia di diritti dei lavoratori e tutela dei rapporti di lavoro, verificano la corretta applicazione dei contratti collettivi e delle prestazioni previdenziali ed assistenziali.
Il datore ha l'obbligo di permettere l'accesso in azienda agli ispettori per l'effettuazione degli accertamenti; non si può impedire loro l’accesso.
Gli ispettori hanno facoltà di ispezionare in qualunque ora del giorno e della notte, (se l’azienda è aperta e c’è qualcuno); ma prima sono tenuti a qualificarsi mostrando il tesserino di riconoscimento.
In mancanza del tesserino, l'ispettore non può procedere all'ispezione.
Il potere di accesso trova un limite nell'inviolabilità del domicilio privato, a cui non può accedere se non in forza di un provvedimento dell'Autorità giudiziaria.
I controlli quasi sempre succedono ad una preliminare fase di controllo documentale, non sono praticamente mai a caso, cioè un ispettore non capita mai davanti al negozio e dice “già che ci sono entro e ispeziono”.
Appena si qualificano, fate presente immediatamente che vi avvalete di uno Studio di Consulenza del Lavoro, presso il quale è conservato il Libro Unico del Lavoro (il libro paga), e contattate subito lo Studio.
Durante l'ispezione, l'ispettore deve creare un clima collaborativo; i lavoratori sono sempre tenuti a rispondere alle domande poste e hanno la facoltà di chiedere copia del verbale delle proprie dichiarazioni.
Ovvio che datore di lavoro o consulente dell’azienda non possono assistere ai colloqui con i lavoratori.
L’ispettore non può ricercare autonomamente documenti che non gli vengano esibiti, cioè non può aprire cassetti o armadi o porte chiuse, ma può chiedere che gli vengano aperte.
Viene quindi redatto un "verbale di primo accesso", nel quale vengono riportate le circostanze oggetto dell’ispezione, la descrizione dei lavoratori trovati intenti al lavoro, dei luoghi di lavoro, e le eventuali dichiarazioni rese liberamente dai lavoratori e dal datore.
Vengono anche indicate le richieste documentali che l’azienda dovrà poi far pervenire agli ispettori.
Successivamente gli organi ispettivi potranno procedere alla contestazione delle violazioni accertate, mediante verbale unico di accertamento e notificazione, oppure con un verbale interlocutorio se necessitano di ulteriori elementi o con un verbale di definizione degli accertamenti se non si sono trovate violazioni sanzionabili.
L’argomento è stato qui trattato volutamente in modo sintetico e semplificato ad uso esclusivo dei clienti dello studio, di conseguenza, non costituisce un parere giuridico né può in alcun modo considerarsi come sostitutivo di una consulenza specifica.