“Se vuoi che qualcosa venga detto, chiedi ad un uomo. Se vuoi che qualcosa venga fatto, chiedi ad una donna” (Margareth Tatcher)
Con l’avvicinarsi della fine dell’anno, riteniamo utile ricordare l’esistenza di incentivi per le aziende che assumano lavoratrici svantaggiate.
Al momento l’agevolazione compete per le assunzioni effettuate dal 01 gennaio 2023 al 31 dicembre 2023, In particolare, per “donne svantaggiate” la normativa intende:
Donne con almeno 50 anni e disoccupate da oltre 12 mesi; Donne di qualsiasi età, ovunque residenti e prive di un impiego regolarmente retribuito da almeno 24 mesi; Donne di qualsiasi età ma residenti in regioni ammissibili ai finanziamenti dei fondi dell’Unione europea, prive di un impiego regolarmente retribuito da almeno 6 mesi; Donne di qualsiasi età che svolgono professioni o attività lavorative in settori economici caratterizzati da un’accentuata disparità di genere e prive di un impiego regolarmente retribuito da almeno 6 mesi.
In cosa consiste lo sgravio? L’azienda ha uno sconto contributivo della propria quota del 100%, quindi uno sconto decisamente importante, nel limite massimo di 8.000€ annui, ricalcolati su base mensile.
Che tipo di contratto va attivato? L’esonero viene riconosciuto sia per le assunzioni a tempo determinato che per quelle a tempo indeterminato, valgono anche in caso di trasformazione a tempo indeterminato, a prescindere che il rapporto precedentemente fosse o meno agevolato.
Spetta anche in caso di contratto part time e anche in caso di rapporti di lavoro in somministrazione, mentre non è previsto nel caso si instaurasse un contratto intermittente.
L’esonero per l’assunzione di donne “svantaggiate” ha durata 18 mesi in caso di assunzioni o trasformazioni a tempo indeterminato, mentre si riduce a massimo 12 mesi in caso di contratto a tempo determinato (in base alla durata dello stesso).
Vale la pena ricordare che l’azienda, per aver diritto all’incentivo, deve essere regolare con gli obblighi contributivi (DURC), non deve aver ricevuto violazioni delle norme fondamentali a tutela delel condizioni di lavoro e deve rispettare il CCNL applicato.
Non basta, al fine del riconoscimento dello sgravio, l’azienda deve realizzare un incremento occupazionale netto calcolato sulla base della differenza tra i lavoratori occupati rilevati in ciascun mese ed l numero medio dei lavoratori in forza nei 12 mesi precedenti.
Si tratta quindi di un ottimo incentivo, ma con diversi paletti per l’azienda che andranno valutati attentamente di volta in volta.
L’argomento è stato qui trattato volutamente in modo sintetico e semplificato ad uso esclusivo dei clienti dello studio, di conseguenza, non costituisce un parere giuridico né può in alcun modo considerarsi come sostitutivo di una consulenza specifica.