“Il prezzo è quello che paghi, il valore è quello che ottieni”. (Warren Buffett)
Qualche settimana fa abbiamo visto che la retribuzione lorda è il punto di partenza per determinare lo stipendio netto dei lavoratori.
La retribuzione lorda è anche il punto di partenza per determinare il costo aziendale: in via semplificativa determinato dalla R.A.L. contrattuale, o, in via più specifica, dalla Retribuzione Effettiva data dalla somma di tutte le componenti retributive di un periodo.
La R.A.L. è utile per una analisi di costo preventivo, la retribuzione effettiva del periodo determina il costo consuntivo puntuale.
Per semplificare, ragioneremo qui di seguito sulla R.A.L., quindi sulla determinazione di un costo preventivo del lavoro, precisando che gli stessi ragionamenti valgono anche per il costo puntuale.
Nella R.A.L. sono già ricompresi i ratei di tredicesima, eventualmente di quattordicesima e del monte ferie contrattuale (si presuppone quindi che le ferie vengano interamente godute nell’anno).
A livello retributivo, rimangono fuori, e quindi da aggiungere, i permessi, i R.O.L., le ex festività e le festività cadenti in giorno di riposo; si tratta di importi dovuti ma condizionati, quindi esterni alla R.A.L.
Possono essere anche aggiunti dei valori statistici di incidenza media (un tot di straordinari, un tot di assenze generiche).
Determinata la retribuzione lorda, vanno aggiunti i contributi conto azienda (mediamente intorno al 30%), la quota Inail (differenziata a seconda della voce di rischio assegnata) ed eventuali enti bilaterali per la quota azienda.
A questo punto, vanno sottratte eventuali specifiche agevolazioni contributive (ad esempio esonero lavoratori under 30).
Il T.F.R. va conteggiato a parte, perché non incide ai fini contributivi, e corrisponde alla retribuzione di riferimento diviso 13,5; a cui va detratto uno 0,5% della retribuzione stessa, in quanto già ricompreso nei contributi Inps.
Attenzione infine ai fringe benefits, che sono un costo da sommare, ma in maniera diversa a seconda che incidano o non incidano sulla parte contributiva.
Per un costo più preciso, andrebbero inoltre sommati anche i costi indiretti (formazione, sicurezza, visite mediche obbligatorie, gestione elaborazione buste paga, e altri).
Come possiamo ben capire, il costo aziendale è un dato importante e delicato, da analizzare sempre attentamente per avere indici attendibili e necessari per il buon funzionamento di una azienda.
L’argomento è stato qui trattato volutamente in modo sintetico e semplificato ad uso esclusivo dei clienti dello studio, di conseguenza, non costituisce un parere giuridico né può in alcun modo considerarsi come sostitutivo di una consulenza specifica.