Lavoro nero, azienda avvertita mezza ...

NEWS - Lunedì 11 Marzo 2024

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“A fine mese, quando ricevo lo stipendio, faccio l’esame di coscienza e mi chiedo se me lo sono guadagnato”. (Paolo Borsellino)

Da sempre ricordiamo alle aziende quanto sia pericoloso e sconveniente utilizzare lavoratori non in regola.

No, “provare il lavoratore” non significa essere in regola se non è stato prima fatto il contratto di lavoro e comunicato alla Regione l’inizio del rapporto di lavoro, la prova è solo quella inserita per iscritto nel contratto.

Ma adesso la situazione è ancora più nera per i furbetti del lavoro nero, le sanzioni infatti a decorrere dal 02 Marzo sono praticamente raddoppiate.

Con l’entrata in vigore del DL19/2024 le nuove maxisanzioni per chi utilizza un dipendente non in regola sono le seguenti:

• Da 1.950 a 11.700 per ogni lavoratore, sino a 30 giorni di lavoro (recidiva 2.400-14.400);

• Da 3.900 a 23.400 per ogni lavoratore, da 31 a 60 giorni di lavoro (recidiva 4.800-28.800);

• Da 7.800 a 46.800 per ogni lavoratore, oltre 60 giorni di lavoro (recidiva 9.600-57.600).

Alla sola lettura di questi numeri si capisce la stupidità di sfruttare lavoratori in nero, ma non basta.

C’è la mancata predisposizione e consegna della busta paga, sanzione da 150€ a 7.200€.

E poi, il lavoro nero viene pagato in contanti, pertanto scatta anche la sanzione per mancato utilizzo di sistemi di pagamento tracciabili pari ad un importo da 1.000 a 5.000€ per ogni mese non tracciato.

Ed a questo punto, se ci sono pagamenti di stipendi in nero, è evidente che la guardia di finanza farà le proprie valutazioni in merito alla provenienza degli importi, che fanno supporre anche introiti irregolari ed allora una bella controllatina alla contabilità degli ultimi anni arriva puntuale.

Soddisfatti? Non ancora, l’azienda ovviamente dovrà retroattivamente regolarizzare il rapporto di lavoro e pagare i relativi contributi e tasse, ovviamente ricomprendendo ferie non godute, tredicesima e quattordicesima mensilità, TFR.

E se il lavoratore dichiarasse di non aver percepito le somme per il lavoro svolto in nero? Beh, non potendo dimostrare il pagamento avvenuto per contanti, l’azienda dovrà anche RI-pagare gli stipendi.

Ma poi non dimentichiamoci anche la mancata sorveglianza sanitaria (leggasi visita medica) e i corsi per la sicurezza, ovviamente anch’essi sanzionati.

E ciliegina amara sulla torta, può anche scattare la sospensione dell’attività aziendale se i lavoratori sorpresi non in regola siano almeno il 10% deli lavoratori in regola.

Sapete cosa significa tutto questo? Che una piccola azienda beccata con dei lavoratori non in regola, rischia anche di dover chiudere.

L’argomento è stato qui trattato volutamente in modo sintetico e semplificato ad uso esclusivo dei clienti dello studio, di conseguenza, non costituisce un parere giuridico né può in alcun modo considerarsi come sostitutivo di una consulenza specifica.


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