“Non giudicare sbagliato ciò che non conosci, prendi l’occasione per comprendere." (Pablo Picasso)
Crediamo che i tempi siano finalmente pronti per affrontare in modo serio e strutturato l’argomento della DeI, diversità ed inclusione in ambito aziendale.
Il ragionamento su cui si fonda DeI è semplice, l’eterogeneità delle persone all’interno di un processo inclusivo genera performance aziendali migliori.
Cosa significa questo?
Quando una azienda abbraccia politiche concrete per attrarre e mantenere al proprio interno “Persone”, creando un clima che accoglie la diversità intesa per etnia, stile, genere, età, convinzioni religiose o politiche, sessuali e affettive, senza creare barriere e anzi combattendole, questa azienda risulta vincente.
Inclusione significa infatti riconoscere consapevolmente, comprendere e valorizzare ogni diversità come peculiarità positiva.
Vanno ovviamente create strategie e pratiche aziendali per creare un reale clima di inclusione; come?
Mentalità! in questo caso la leadership aziendale è fondamentale, se i vertici ci credono, lavoreranno sistematicamente per divulgare all’interno della propria azienda una mentalità aperta basata sulla condivisione.
Tre sono gli STEP da adottare: -1- policy aziendale (etica e organizzativa) fondata su DeI -2- sistemi di controllo e misurazione dell’applicazione delle policy -3- azioni di divulgazione della cultura D&I
Le buone pratiche sono un altro aspetto da non sottovalutare, spesso i dettagli fanno la differenza; ad esempio, è cruciale che si utilizzi sempre un linguaggio inclusivo che faccia sentire le persone accolte per quello che sono.
Incontri e riunioni mirate, dove si possa sondare il clima interno, sviluppare piani di intervento e monitorare lo stato dell’arte; bastano anche 15 minuti, non si tratta di riunioni fiume, ma di momenti di osservazione ascolto e valutazione.
Anche parlare di giovani e anziani è DeI, mettere a confronto generazioni diverse per raggiungere obiettivi comuni, pesare equamente esperienza ed entusiasmo, permettendo la libera espressione di ognuno.
Bisogna spezzare i luoghi comuni che da una parte isolano quei lavoratori vicini alla pensione, tanto non hanno più voglia di fare, e dall’altra i ragazzi appena assunti, che non sanno fare niente e pensano solo a divertirsi.
Quante risorse sprecate per dei luoghi comuni; la maternità è un problema ….. no, è invece un arricchimento: se ci si pone nel giusto modo, azienda e lavoratrice possono essere vincenti, una meravigliosa esperienza di vita che va accolta e supportata.
Ma di esempi se ne potrebbero fare tantissimi, bisogna esserne consapevoli ed iniziare ad agire, a piccoli passi si cambia il mondo.
L’argomento è stato qui trattato volutamente in modo sintetico e semplificato ad uso esclusivo dei clienti dello studio, di conseguenza, non costituisce un parere giuridico né può in alcun modo considerarsi come sostitutivo di una consulenza specifica.